La storica Calà del Sasso e i suoi 4444 gradini

4444 gradini, la scalinata più lunga d’Italia e una più lunghe al mondo: è la Calà del Sasso, il percorso che collega la frazione Sasso di Asiago alla frazione di Valstagna nel comune di Valbrenta.

La Calà del Sasso copre un dislivello di 744 metri, ancora in gran parte affiancato da una canaletta di pietra un tempo utilizzata per far scivolare il legname dell’Altopiano a valle. Giunti a Valstagna i tronchi venivano trasportati lungo il fiume Brenta fino a Venezia dove venivano usati per la costruzione di imbarcazioni.

La Calà del Sasso è percorribile tutto l’anno ma sconsigliabile in inverno, è particolarmente suggestiva in autunno. Il percorso è contrassegnato dal segnavia numero 778, non presenta particolari difficoltà ma è da considerarsi impegnativo per il dislivello. Sono necessarie scarpe adeguate per non scivolare in caso di umidità dei gradini. L’itinerario ha inizio a Chiesa di Sasso di Asiago (965 m) e termina al parcheggio di località Lebo di Valstagna (221 m). Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore (sola andata) ed il dislivello è di 744 m.

La leggenda.

Si narra che nel 1638, Loretta e Nicolò, fidanzatini di Sasso di Asiago, vennero colpiti da sventura: Loretta, in attesa di un figlio, si ammala gravemente e il suo innamorato parte deciso alla volta di Padova alla ricerca di un unguento miracoloso. Scende la Calà del Sasso e giunto a Valstagna noleggia un cavallo. A notte fonda e scortato dagli uomini di Valstagna, Nicolò torna con l’unguento che guarisce Loretta e i due fidanzati possono così sposarsi con la partecipazione di tutti gli abitanti del Sasso e di Valstagna. Da qui la credenza popolare che se due fidanzati percorrono la Calà mano nella mano si ameranno per sempre.

A ravvivare questo messaggio d’amore la seconda domenica di agosto si svolge una fiaccolata commemorativa con musica e banchetti a Sasso di Asiago.